Piacere, mi chiamo Giorgio, e sono in Why Not da 6 anni, occupandomi di fundraising e di comunicazione. All’inizio sono entrato nella cooperativa come volontario, poi, il mio percorso mi ha portato ad avvicinarmi sempre di più, quindi ho ricoperto il ruolo di amministratore e solo in un terzo tempo mi sono inserito come dipendente. Per tanto tempo ho cercato un contesto in cui lavorare che unisse la velocità delle mie intuizioni alla lentezza del mio corpo. Ho sperimentato anche come libero professionista sempre seguendo le mie inclinazioni per il settore sociale, consolidando la mia professionalità fino ad avere un buon parco clienti e, allo stesso tempo, la mia convinzione che mi fosse necessario un ambiente stimolante che condividesse la mia visione della fragilità e del mercato del lavoro. Sono entrato in Why Not con l’intento di rafforzare l’organico, specialmente nei confronti dei clienti non profit, e ho trovato ciò che cercavo. Why Not è un contesto molto stimolante dove si viaggia ad elevate velocità, ma, allo stesso tempo, si ha la possibilità di accogliere necessità specifiche di ogni dipendente, sia esso con o senza svantaggio, senza trascurare produttività e performance. Why Not dimostra ogni giorno la sua efficacia nel settore del lavoro, fornendo alle persone con fragilità occasioni di mettersi in gioco in ambienti protetti ma comunque qualificanti. La vita di una persona con svantaggio però è molto più articolata e sfaccettata. In futuro, mi piacerebbe che Why Not, dopo aver dato lavoro a tanti giovani in condizioni di svantaggio, possa trovare nuove sfide e occuparsi del tempo libero dei suoi dipendenti, con proposte di qualità per favorirne la crescita in altri ambiti fondamentali del loro benessere.





